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capitolo terzo 195

A Ciceruacchio, divenuto addirittura l’idolo della moltitudine, furono tributati speciali attestati di benemerenza. In suo onore il Circolo romano diede un banchetto la sera del 17 luglio e a lui fu donata una tabacchiera d’oro. Un poeta anonimo pubblicò, a esaltazione di lui, nove assai pedestri sestine, di cui per brevità riferirò soltanto l’ultima.

   O Roman vero! o vero cittadino!
Che la gloria ti parla sempre in petto:
O vero figlio di quel gran Quirino,
Siegui, siegui a virtù portar tuo affetto,
Siegui al ben far, esser cosi fecondo
Che il nome tuo vivrà immortale al mondo1

L’avv. Tommasoni dettò la biografia di lui che fu edita dal Natali; e i liberali ternani gli inviarono un indirizzo stampato in cui fra le altre cose era detto: «se la corona civica tornasse a fregiare le tempia di chi salva un cittadino, non sapremmo di quante inghirlandare il tuo capo, poiché ci salvasti e patria e diritti e fede e indipendenza».


    officiale, lodarono ampiamente la fermezza, la concordia e la moderazione del popolo romano in quelle gravi congiunture e il patriottico ardore della guardia civica. Abbiamo il piacere d’annunziare - scrive il Diario di Roma, in uno de’ suoi fogli aggiunti, che esso intitolava Notizie del giorno - che in tal sera - cioè del 15 luglio - oltre i chiamati corsero ad offrirsi volontari molti altri individui della età prescritta dalla legge, e con essi non pochi giovani inferiori agli anni ti e vecchi superiori agli anni 60. Vari giovani principi si vantano nobilmente di servire da semplici soldati. Il servizio si eseguisce con calma e regolarità quali convengono ai veri amici della quiete pubblica. Notizie del giorno del 22 luglio, n. 29. Vedi Bilancia del 23 luglio, n. 23 e del 27 luglio, n. 24; Contemporaneo del 17 luglio, n. 29, del 17 luglio, n. 30, e del 31 luglio, n. 31; Pallade del 16 luglio, n. 18, e per molti numeri successivi nei mesi di agosto e di settembre, e Speranza nel n. 4 del 25 agosto e nei successivi numeri 5, 6, 9 e 11.
    La guardia civica di Roma, lodata anche da P. Rossi, dal Gabussi, dal Perrens, dal Rey, dal Reuchlin, è lodata finanche dal Lubienscki nell’opera di sopra citata, chap. I, pag. 73 e 74); ciò vai quanto dire che essa è lodata anche da uno degli storici favoleggiatori (di cui è cosi abbondevole il manipolo dei Francesi che scrissero delle cose nostre di quel tempo) e il quale, per esempio, senza recarne noppur l’ombra della prova, neppur l’ombra del documento, inventa ed afferma, come se fosse fatto provato e documentato, le notturne periodiche riunioni dei giornalisti liberali per leggere le lettere del loro capo - e non dice punto chi fosse - e per dividersi le parti da rappresentare ognuno nel proprio giornale, come altrettanti commedianti! (E. Lubienscki, op. cit., ib., ib., pag. 63).

  1. Al merito dell'esimio popolano Angelo Brunetti, detto Ciceruacchio,
    sestine, Roma, con approvazione (senza indicazione di stamperia e senza
    data). Esemplare raro, presso di me.