Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
178 | ciceruacchio e don pirlone |
fatti soltanto dallo Spada, fra tanti storici degli avvenimenti del triennio 1846-1849, non ne negherò l’esattezza, perchè a me pure risulta vera da altra ineccepibile fonte.
Ad ogni modo il coro era bello - almeno a me par bello ed era questo:
Scuoti, o Roma, la polvere indegna. |
Qui seguiva la prima volta una strofa che, accompagnata dalle trombe, riappare altre due volte come ritornello, dividendo il coro in tre parti. Eccola:
Delle trombe guerriere lo squillo |
Seguono la terza e la quarta strofa del coro:
Sotto l’ali dell’aquila altera |
Delle trombo guerriere lo squillo, ecc.
Nelle quali strofe, ali’ infuori di quel perfido, che mi pare un po’ melodrammatico e convenzionale, io non trovo né esagerazione di tinte, né svenevolezze arcadiche, ma robustezza di pensieri e di frasi convenevoli al subietto.
Le ultime due strofe, belle anche esse, eran queste:
Dio possente che muovi la terra |