Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
160 | ciceruacchio e don pirlone |
E qui si frena e si tura la bocca, perchè più vorrebbe dire, ma conchittde con Dante:
Nun raggionà de lor ma guarda e passa. |
E intorno a queste sue restrizioni se ne appella a Padron Angelo Brunetti:
Parlate schietto, ditelo sincero |
E, appresso, afferma che bisogna tener chiusa la bocca, mosca bigna fane e che se lo dice Padron Angelo
Ne sa più d'un maestro che fa scola: |
E, alludendo a Pio IX e ai gregoriani, il poeta prosegue:
Spuntò dar celo l'astro maiorengo |
E qui si rivolge a Dio e lo invoca perchè regga e illumini il Pontefice
Soffieje tu all'orecchio le parole
A te l'ariccommanno, abije cura, |
Ma più assai imponente fu il banchetto tenutosi alle terme di Tito, sul monte Esquilino, il successivo giorno 21 aprile per