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114 | ciceruacchio e don pirlone |
numerosissime falangi degli uomini che rappresentavano quei pregiudizi, quelle tradizioni, quegli interessi.
E ho detto e ripeto ragionevolmente, perchè bisogna essere sovrumanamente semplici, o mossi solo da mala fede per affermare che il principe di Metternich, il cardinale Lambruschini e il conte Solaro della Margherita dovessero o potessero rimanere indifferenti dinanzi ad una politica, che era in diretta e completa opposizione con quella da essi posta in atto e seguita per tanti anni, siccome la sola vera, la sola opportuna, la sola buona.
E se quegli uomini di Stato, per antichi e profondi convincimenti stimavano ottima la politica inaugurata a Vienna, sulle cose d’Italia, fin dal 1815, come mai non avrebbero dovuto trovare pessima e nefasta la politica delle concessioni e delle riforme, invece di quella della repressione e della reazione?
Obiettivamente, adunque, considerando questo periodo storico, ogni uomo dotato di semplice senso comune deve trovare logico e ragionevole che il Metternich, il Lambruschini, il Solaro della Margherita e i loro satelliti facessero opposizione a Pio IX, siccome di fatto la fecero. Il venir, dunque, come fa lo Spada e tutta la coorte degli storicuzzi vaticaneschi a negare, contro la logica delle cose e contro l’evidenza dei fatti, questa opposizione, è opera o puerilmente ridicola, o manifestamente menzognera, giacchè dopo la pubblicazione dei numerosissimi e importanti e gravi documenti prodotti dal Gualterio, dal D’Haussonville e dal Bianchi, negare gl’intrighi, le mene, le trame del principe di Metternich e di tutti i ministri e gli ex-ministri reazionari d’Italia è un voler negare la sfolgorante luce del sole in sul mezzodì1.
E ciò per quel che riguarda l’avversione e le ostilità alla politica di Pio IX da parte dell’Austria e de’ suoi satelliti in Italia, fra cui a lei devotissimo Ferdinando di Borbone; ma altre e più fiere e tenebrose trame si ordivano - e logicamente
- ↑ F. A. Gualterio, op. cit., vol. V, cap. IV, V e VI; vol. VI, cap. XIV, XVII e XVIII, e tatti i documenti contenuti nel vol. VI stesso; O. D'Haussonville, op. cit., vol. II, da pag. 202 a 388, e fra le note la nota F; Nicomede Bianchi, op. cit., vol. V, cap. I. Cf. anche l’Archivio triennale italiano, tre vol., Capolago, tip. Elvetica, 1850, vol. I, pag. 880 a 883 e 387 a 390