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L'eretico non fi può intende re della dottri tta del P apa.

Nelle cofe di fède piu uale un Papa igno - fante che un dotto Teolos

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. S. Pietro fu ignorantif. di lettere,?? non dimeno ne i Concilij rifole. fe le cofe piu importanti del la fède.

Licagion del t enfia è fdfie dutia nelle let tere.

Kom.z.

Matt. 11. e? Lue. io.

Nìun Papa ha errato in ma* Seria di fede eontra Topimonde gli ere tici.

Brentio .

'Ri/pofta di Doriti Ippolito

me, che unicamente a te fi conuiene : che fe poi tu parlaffi di Pronome Papa, & che fai tu s'egli ha nè dotto, nè ignorante,non elfendo quedoil medierò d’un’eretico? Noi lia-> mo chiari, che negando tuie fcritture nel vero lènfo, noti puoi effer capace di quella uerità, cioè, che nelle cofe della fede piu uaglia un Papa ignorante, che non uale qual altro Theologo |> dotto eh ei fi fia,có ciò fia colà,che Iddio p le Tue promeffe tenga la mano in capo a chi per ufficio ha da regger la Chiefa,& da confermar i fratelli, talché non può errar nelle cofe catoliche,& ortodolfe:il che non fa con qualuque altra forte diperfona,fia chi elfer fi uoglia.& tu non doueredi già al men negare,che fan Pietrosi qual parlò Crifto, & diede il carico di tutta la Chiefa)non folle di lettere ignoranti!^ fimo infierite co’ fuoi compagni, i quali però hanno rifolute tutte le piu importanti materie della fedenodra. Come dunque tu col redante non f auuedi,che nel gouerno del Crtdia nefimo, & delle determinationi delle cofe della fede Iddio non guarda a tante lettere, ma fi bene all’ufficio, che fua mae dà ha dato ?

Quedo è,chehà condotto nell’erefia la maggior parte di quelli fra uoi altri,che fanno il madro fra gli eretici, che ha- uendo lettere,& fidandoli nella cognitiorj delle cofe,fono da ti abbandonati, & accecatici che fi uerifica il detto dell’A- podolo, Dicentes fe effe fapientes, fluiti fadìi funt, &c.

Et Crido dice, che Iddio nalconde i fuoi fecreti a i dotti. Nè qui ini dar’ a dire, che alcuni Papi habbiano errato nella, materia della fede,percioche io te lo negherò a buona faccia, & tu farai poi imbrattato a douerlo prouare,come altre uolte ancor ti è incontrato con quell’altro ualenf huomotuo com-' pagno,di Brentio,che elfendouici medi, nondimeno nè l’un nèraltroadèguiderimprefa,comedottiffimamenteti fa ue- dere colui,che hai tanto in odiojperche non fi confa co ituoà codumi, l’Olio,dico,in tutta Europa conofciuto, & confedà to per il riuerfo di quanto ti sforzi di uolerlo dipingere. Im^ par a aduque a ragionar delle perfone d’altra maniera* che fin

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