Pagina:Chizzola - Risposta Di Donn' Ippolito Chizzuola alle bestemmie e maldicenze in tre scritti di Paolo Vergerio, 1562.djvu/73

cantra ìlFergerìo, 43

fatta à Pio (otto fpetie di diuotione, & l’impietà fotto fpetie di pietà. partitali al ficuro,a fin che non fiate auuolti nelle lo ro iniquità,che Iddio gli vuole efterminare a fatto ; perche,

Perdet omnes qui loquuntur raendacium ; ma a che modo fa Pftl. j, ranno rouinati ? Vdite,

Efiendofi partita la moltitudine da padiglioni degl’empi,

& ftando cialcuno a riguardar d’intorno, Dathan & Abiron egreflì ftabant in introitu papilionum fuorum cum vxoribus,

& liberiSjOmnique frequentia : erano molto bene accompagnati da moltitudine di gente, & dalla loro famiglia. Et aie Moifes, &c. Parlò molte colè Moifè,le quai fubito finite.

Confeftim,utcefTauitloqui,diruptaeft terra fub pedibus Caftigodiftdà eorum ; & aperiens ós fuum,deuorauit eosxum tabernaculis fuis, & vniuerfa fubflantia eorum, defeenderuntq; uiui in in- fernum, operti humo, & perierunt de medio multitudinis »

Laterra,oue fermauano il piede,s’aperfe fotto i piedi loro s & glidiuorò co i tabernacoli & ogni lor fupellettile, & begli & viui difeefèro gridando con orribiluoce fotto terra all’inferno^ furono tolti di mezo alla moltitudine,come lezzo ò puzza,atta ad amorbare tutta la finagoga. & quello fu di tan to fpauepto,che mandando fuora fi terribili, e ipauentofè vo cùmétre erano cofi inghiottiti uiui,ciafcuno fi pofè a fuggire, dubbiofo che il fimile nó gli intrauenifiè. Ma qui non finì il giuoco, che il fuoco ancora vfcì dal Signore(cio è da’turribo li che erano nel colpetto del Signore ) & arfe i ducento cin- quàta huomini,ehe come uguali ad Aaromardirono di efièr- citar l’offitio del fommo fàcerdote. Non fuMoife o Aaron, che haueffe ordito di trappolargli(come fi dice ) fe ueniuano al Concilio, oueeran chiamati; perche in cala loro non ui era nè ferro nè fuoco. Ma fu l’ira di Dio, che gli confumò r radi Db con per cafìigo delle mormorationi fatte contra il granfacerdo- tra gl'eretici, te; dando in ciò effempio a noi,che udiamo tal’iftoria,qual fi- Ejjempio noi ne hauer debbano tutti i mormoratóri,& fèditiofi córra l’aut /Irò. torità pontificia : & però raccontando lApoftolo tal fatto, infegna ancora,che inftruttione & effempio cauar ne dobbia-

F 2 ni©;