Pagina:Chizzola - Risposta Di Donn' Ippolito Chizzuola alle bestemmie e maldicenze in tre scritti di Paolo Vergerio, 1562.djvu/282

’i 51 I^ijpofla di Donn' Ippolito

ce non s'haueffe a perdere ? Noi, Vergerio,f habbiamo fatto accorto, che altra fia la fede predicata dalla chiefa,altra quel l la,che predica la Sin^oga. Non fu Martin Lutero,che tal dif ferenza finfegnattè,rffla noi, che fiamo nellachiefa di Roma. Et come adunque ci hai preftata fede in quella fi gran parte, & poi nel retto notici vuoi pur udire ì fe tu ci hai fofpetti nel retto,perche ci credi in quel primoj& fe ci dai fede nel primo, perche ci dai or delle mentite nel retto Priego il celefte Pa dre che non ti ufi come uerga del furor fuo auelfar la fua chie • fa,& il fuo Popolosa quale tifata che fia,fi getta fui fuoco: an Kumnj tifacela come uerga di Aron,che doppo lefferfi tutta beccata .,alfin.firinuerdì,& fece gli odoriferi fiori. Etlo prego dinuouo,che da te&datutti gli altri che ne gli errori fi troua I cc 1 L ° no, leni il cuor di pietra, duro,&oftinato ne gli errori fuoi,& ti dia un cuor di carnemolle,& tenerojatto ad ettère fcolpito de’ figilli fedeli ; & per poterlo mollificar meglio, lo prego, H« che ti dia un fonte di lagrime , col qual piangendo giorno &

    • nottele tue grauioffefe fatte a Dio>& alla chiefà, nello fpiri-

to dell’erefia; tilaui tuttala malitia, per poter tra noi uiuere da fratello caro,del quale ci habbiamo a rallegrar tutti,con dì Lue. if. re.. Perierat&inuentus eft. Coli Iddio benedetto ti apra le orecchie del cuore ad ubidire alla falute tua.. Al quale fia. onor & gloria per tempre ..

IIfine della rilpofla di DonnTppolito, al terzo fcrittà di Paolo Vergerio ; fatto contra lTndittionc del Concilio di Trento.

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