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contra 'l terzo scritto del Verg. 251

che per sua colpa l’ha privo del Vescovato) a modo alcuno non gliela vuol perdonare, ma come can rabbioso fa, & dice quanto può, per foffocarfi,& come/Diauolo calunniato!’ Caloniator co nodro,ferue a Grido in ciò che ci efferctta, & con le dettrat- m Diauo!o ♦ rioni Tue ci cadiga de’nodri peccati.Ma al fin pur conuiene che col Diauolo fi crucij perpetuamente: & che legate le ma ni e i piedi, & lingua in ogni fòrte di parte con che offender k * ci pofla,fia gettato nel fuoco eterno,riceuendo la fua parte con gli infedeli a guifa di quel primo feruo, di cui ho parlato.

opouer’huomo,per non dir, Semenequam,uorrei che mia- Lwc * r 9

fcoltaffi due parole, a tua làluce : & fecondo bufato mio dile, - ;

mi concedeffi che ormai fenza dire fàtirico nè mordace, ti po ceffi parlare in quedo fine, odimiadunque.

Vergerio, &quaipenfierifonoi tuoi? Sei forfè caduto e ffatdtion* 1 nella maluagia condition de gli (piriti infernali, i quali pec- tnoreuolc tl cando,mai non fi poffon pentire? ormai tu fei pur uecchio,& Verge. come fi dice, hai il pie nella fodà. è poffibil dunque che in te piu poter debbia uno sdegno contrala Romana Chieda,& ri dio Pudore,che non ui poda il timor della morte, & il defi- derto della uica eterna ? Ho credo che tu fia li pazzo,che co 1’ animo accèdenti a quanto qui entro hai dritto,perche tu fai, l- • -

che di ninna colà hai refa ragione,onde ragion niuna ti muo- ue a poterlo dire. Chi ti ha modo adunque altro che odio* che fe è odio,come puoi tu rifpondere a Crido, il qual ti dam na col primo omicida? Qui odit fratrem fuum, homicida Prw-clo.j ed. Adunque il cadigo a gli omicidiali condegno, conuien > che ^ afpetti.o te mifèro,che ragiò hai di tato odiarci,& dan nar te dedo ? Non ti habbiamo alleuato noi ? Et come ti hab Affici defa biam’alleuatofForfe nellafedeTurchefcha,o de’Giudei?pur chi *f* Row * tra noi; cominciadi tu ad imparar Crido.Ti battezammolTi d Vcr &* demmo gli articoli di fede. Ti demmo la Bibia nelle mani. ^ ti%

Ti infègnammo il modo con chedudiarla. T’habbiamomil le uolteauuertito,che gli eretici la guadano neifenfi ueri:o Dio,che colà non habbiamo fatto noi, perche quedo infeli-

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