Pagina:Chizzola - Risposta Di Donn' Ippolito Chizzuola alle bestemmie e maldicenze in tre scritti di Paolo Vergerio, 1562.djvu/280

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percuotono ferur& ancille in tutto quel tempo, che’J patro- mtt. Y5. ne Ita loro di lontano,come ben gli dipinge fan Luca ; colio-*

ro non folofepelifcò&o il talento,che loro è flato fidato nel le mani,ma lo {pendono contra l’onore & riputation del Si- • J gnore,uiuendo luflìmofamente, & fono apputo come quel Terno,a chi fu rimeflà la gran quantità della douuta pecunia, mtt. 18 . il quale non uolferimetter poi una picciola fumma al fuo con

Teruoionde al fine con le mani & co’ piedi legato fu pofto in carcere,pieno di guai. coli fon cofloro,di ch’io ragiono: anzi per dirla in un fiato,fono della fchiera de gli {piriti infernali, che feruono anch’efli come iftrumenti della giuflitia di Dio. ?et - Sunt fpiritus in uindiftam creati, dice fan Pietro . Ora fico-

li Verg.cfcr* nie il Vergerlo non è feruitordi Criflo nella prima fchiera, ifitor di Crifio coli è feruitorfuo nella feconda,nella quale gli feruedi tutto mUa feconda cuore,non tralafciandoopera a tali conuenientc,ehe tutta fchiera.- non faccia. Onde fi ueggon chiare le operàtion fue, che men

Officio pefii* tre fi fta lontano dal fuo patrone, non fa altroché con infoli- mo effcrciUio t e arti difturbare,& metter’ a rumore tutta la cafadi Criflo , cìi dlv c * lc ^ a ^ nta ch iefa. Il fuo mefliero è di ben bere, & imbria Jeiz? da tuoi car ^ c[ uan do ha piena la tefta di nino, fàltar’in campagna, pari. J & percuoter iferui,& le ancille del fuo Signore. Qui ha egli Difiùrbo deUa 'percoflò,jquando il Papa feruo di Criflo, quando i Cardina- càfd. li,quando i Vefcoui,quando i Preti,quando i Frati, & le Mo-

3ere, imèria* nache,quando fan Francefco, la Madonna di Loreto : & chi carfi . non ha tocco quello maluagio colflagello della Tua detratti® p ercoterc i ne,maledicentia,& beftémia ì Ha fepelito il talento,anzi,l’ha feruiidean- lp e f 03 gttuttauialofpendepefììmamente,chedouédolofpen

  • j_ der alla falute dell’anime quando fu Vefcouo, predicando &

Unto** * 4 ' amrnae h ran do le fye pecore nella uiadi Dio, egli tutto al ri- uerfo incominciò a predicare erede, & àmaeftrar nelle rebeL lioni contra la chiefa. Nè gli è baflatoqueflo,che battendo, & nel battefìmo & molte uolte nel facramento di penitenza riceuuto da Dio,la remiflìon de’ Tuoi peccarti, & delle offde fatte,egli ora 3 che dalla Romana chiefa fi tien’oflefo ( mercè^

• - , - - che