Pagina:Chizzola - Risposta Di Donn' Ippolito Chizzuola alle bestemmie e maldicenze in tre scritti di Paolo Vergerio, 1562.djvu/276

di Donrt Ippalitm

to dice. Ma pernon elfer qui il proprio luogocòme è flato ne i difcorfi a tal fine comporti, folo dirò, che chi dice niente > non laida colà alcuna. onde dicendo , che ne i due pezzi diente ui fu di fièro,&c, adunque (come egli ftelfo aggiugne) bifogna che ogni cofaui forte di falfo. Ma nonuifi dirtè almeno ifCredo dall’un capo all’altro ? In fatti tal uolta è for- 4za eh io mi rida del calo fuo, ancor che gli habbia poi infinita vf : - compaflìone.

<Tcrtcrh* . In fomma le cordella fedia Romana rtan poco bene,& cc .1 haueralterati i fàlui condotd,& ufato tant’altre maluadeaìr ‘ d ' « ti,non la folleuan di niente. : :

Ippolito. Gofi pollò dir anch’io de cali fuoi ;che in fomma doppo _ r . - ,, ^^ ueFC ^ ar ^ at0 ^ ciarlato,niente ha detto,che rilieui un pe- Vcfcrutio del lo,fuor che ciba inoltrato chiaro, ciò che egli fia. Cioè, un ciarionecolmod’ignorantia, maligno per naturai odio uerfo la Chiefa,detrattor infame,& pieno d’ogni uitio. &, che fia il tiero,notate quella coda.

Vergcrio. - Martìmamente hauendo un de’ principali Monarchi, che è

« al Redi Francia, incominciato a,rifuegliarrt(tuttoil mondo « fa come fi fìia quel Regno,che Dio gli dia ogni bene ) onde “ ogn altra cofa penferà, che di perfeuerar nell’amicitia dell’an « nca fua meretrice,& è ben tempo, che già fe ne sbratti, & dite fcarogni.

Ippolito . O uelenofa & ferpentina lingua, folita fempre al dir male.

Non è cofa che tato attrifti, & accori quel Crirtianiffimo Re, ingmU fatta quanto il ueder le nuoue fette nel fuo già Criftianifiìmo Re- dd Verge, al gno introdotte,per opera de’nemici del fuo nome. & quella Re ai frana*, uipera,anzi demonio in forma di ferpéte,uuole Ititolar quel- t la fialtaperfona,& innocente, dell’odiofiflìmo nome di eretico- 1 ] Re quanto piu può fi affatica per fedar i romori, & per difcancar fe ftelfo,appretto tutti, ma piu in Roma,di cotal no 4 he: & lo federato Vefgerio qui penfa di macolarlo, & renderlo infame apprelfo tutto il mondo . Che colpa n’ha quello fanciullo Re, le i populi fuoi non curano la religion 2011-