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224 'jR.ìJpofla di Dorirf Ippolito

mente poi fi ha loro a dar fede, efiendo fatti (lampare cfa ufi coli fedele & pio huomo quanto è lo (pretato Vergerlo? II tertimonio di costoro,dice,è in iftampa,& l’ho fatto porre io» Gian prodezza e bene (lata quella,& gran de è l’obligatione e Prodezze del chegli teniamo tutti, hauendo fatto (lamparecoli degna & re, £ . onorata opera. egli non hauerebbe già fatto (lampare le Me

ditationi di fan Bernardo,nè i Soliloqui; di fanf Agoftino,nè meno ogni altra forte di libro,che inlegnafle a piangere ifuoi peccati,& farne la penitenza: ma ben ha fatto (lampare il te (limonio di quattro furfanti. Le Sette poi,che ha racconta to,come ufeite dalla dottrina di Vuichlef, fono tutte di Ana- Setti di Knék batilli carnaliffime & fporchi(Timc,fe perciò tutte fono di una ti/ii dal Verge. farina:perciochequellediSauoia,&quclle di Calabria mi MaU . fono note : dell'altre,non ho noticia. & perciò efiendo elle di

quella forte che dicono, Creiate & multiplicamini : il Ver- NoM», gerio maledice chi le ha rouinate : perche Iperaua un giorno»

di ritrouarfi anch’egli a fimil giuoco. Ma della dottrina che 1 Vfiìo & il Praga,da Vuichlefimparar’haueano, già n’ho dee to aliai nella prima diporta al primo fcritto.

Vergerà . V’eran dunquei libri di quello Vuichleffe,& però non lì “ legge , che il Balìlienlè hauefiè mai ulàta una fimi! tirannide “ di uictargli a'fuoi Velcoui.

Jppotit*, A quello piu non ti rifpondo,già che n’ho detto tantoché fon’ ormai (tracco, il che faccio ancor in quello, che hai Congiunto quando dici.

Terge. Et non folamente ui erano quegli,che ho detto ; ma ue n’e

  • ran molti di quelli, che il uollro Papa ha comprefo in un cara

u logo,che fu publicatoPanno m d lviii. &cheèrtatoque <£ (Vanno ignorantemente moderato, & limitato dal Cardinal <c Alefiandrino,Principe d’Inqui(ìtori,cioè di birri, di carnefici,

w &didiauoli.

Sarebbe pur ormai tempo, che quando tu ragioni, ti pia- cefiè ancor di Iputar un dente, & non dir fempre tante imper tinentie,& tante fciocchezze, & tante bugie : & fia,benedetta quella detrattone, che tu dica con qualche apparentia del uc

ro;