Pagina:Chizzola - Risposta Di Donn' Ippolito Chizzuola alle bestemmie e maldicenze in tre scritti di Paolo Vergerio, 1562.djvu/234

Gli eretici uo gliono far che il Bdfìlicnfe di ex altrimente di quello che dice .

Verg,

Ippolito .

Vergerlo* 'Ippolito. Vergerlo .

1a chiefx Rom. foU è queUx che hx conferuato le fcritture intie

1 0 4 %iJJ?ojla di Donn' Ippolito

hai uoluto faiuer chiaro la tua fantafia. Ma come la manter- ra * ‘ ^ ienon P are 3 c h etra l’uno& l’altro faluocondottofia una diftei-éza al mondo,anzi fia il medefimo dell’uno che del- 1 altro : ma ueggo ben chequanto lì a per te, hai uoluto diuer- iincare d Bafilienfe da fé ftefiò, facendo che le parole habbia- n ° a ‘“P.^ nfodl quello,che elfo mai pur nó fi fognale: & per ciò il Tridentinojche non è un barro(come fei tu) ha dato fuo ri il fuo con parole tali,che non lafcia a* pari tuoi modo alcuno di poterle nuoltar ad altro fenfo, & tutto ciò mollò dall’ef tempio del Bafilienfe tutto ftiracchiato &tacciato da uoi.

O alluna Satanica,& chi non uede,che ui fi fpefe malilfima moneta ?o Dio mio,come il patifeitu?

O come fi potrebbe a coli lànto huomo bruciar’ i piedi co gran ragione,& come là egli ben mutar la uoee ? Ma fe Iddio quello patifce,& quello uuoie, chi fe ne può dolere fuor che unobeftemiatore?

Et ancor ui fàran di quegli,che fi potran dar ad intendere, che in Trento fi uada lealmente?

Starebbe frefea k Chiefa, fe tutti folfèro del tuo penfiero & che ne crédi tu? r

Ma ponderiamo le àkre: vuole il Tridentino, che nel far de giudicij s habbia a ueder ciò che dice la làcra fcrittura (& Piu volentieri Thaucrebbè mefiàda parte fe hauelfe potuto con fuo onore,pèrche ella gli (canna ).

Et chi non ha bifognodi gran patientia col fatto tuo? Et fe la Romana Chiefa non ha conferuate le fcritture, chi le ha co feruate?chi? Voi altroché nafcefte 1 altrieri, & che dal nafei- mento uoftroin qua non hauete attefo ad altroché a corrom pere,& guai!ar i tetti ? & oue moftrarai tunè ferita, nè cicatri ce, che ci habbia fatta la fcrittura nel noftro corpo, p cagion della fede ? Tanti anni fono, che gli eretici menano la fenttu- ra d’intorno,come furlofi,per romperci leottà,& cheforte di botte,© colpi hanno fatto ? non ci hanno pur tocca la pelle: & fc tu crederti,cheper ufeir da noi i pari tuoi, quello fia uno Jcannarciconle fcritturei tuféi un galantuomo, gran perdi