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i o 2 %$oH'd dì Donrf Ippolito
Afa?. co della Candace Regina. Et chi non fa,che fc non fotte fiata
la predica, che per quante Bibie al mondo fi ritrouano , niuit infedele mai fi farebbe conuertito ? mercè che niuno l’haue- rebbe letta,& fe letta l’hauefie non l'haucrebbe intefa:& que- lo. 3. _ fìofucheCriftodiffeaNicodemoMaeftro della Sinagoga,
& qui ragiono io per l’ordinario. aduque ui uuole la predica,; feDio non vuol far Tempre miracoli. Et che fnarauigliaè w poi,fe cofìui dice mille fandonie,quando fi uien al punto del fàluocondotto di Trento ì fe folle uero quellò, che dice, &
II Bafilietìfc dirà anco piu chiaro,Che il Bafilienfehauelfe rifiutato le traci uuole U tuddì ditionij & chi non fa,che fecondo loro, il Bafìlienfe canterei tione^ - : be meglio delTridentino ? Ma il fatto fta che fecondo noi,
fecondo il uero bifognerebbe poi nel tutto con altri Cecilia- pt, boli cafiàrlo giù del libro, come eretico :& quanto a me, io
f non dourei piu andar auanti per far rifpofta a cofiui, già che f egli fi mofira hauér i uentricoli del fuo ceruello trafportati, t co l’interpretar che fa ogni cofà al riuerfo, & foì mi bafiereb- be hauer fin qui {coperto ciò che ha fatto. Ma pur,poi che ho eC: incominciato,feguirò final fine.
"Vergaio. Quelle c’ho recitate,furon parole dettate nel Concilio Ba “ fiiienfefcom’io diffi) quando egli diede il fàluocondotto. “ Ora uediamo ciò che ha fatto il Tridentino.
Ippolito. Cofiben uedrai tu quello, che s’habbia fatto il Ti idétino, come ancor’hai ben interpretate le parole del Bafiliéfe, il che
- come fi fia,chi ha nafo può odorarlo.
Vtr $' Primieramente egli mandò fuori un faluocòdotto di quat
« tro parole, fecco, & pien d’intrighi,& di lacci, per coglierai cc qualcuno, che foffe fiato poco accorto, il uegga chi uuole, « ch’egli è per tutto.
Ippolito . Quello per tutto non l’ho ancora ritrouato. Or non fo io
fe coli fiia. Et uoglia Dio che tu non te ne habbia fabricatd uno a tuo modo;& come,nò lo faprefti fare ? Ma palli già che non l’ho fin qui ritrouato.
Vtrg. I noftri fe ne accorfero, & inftigati da Dio, il qual uoìeua i
c< che quella pratica foffe feoperta, & intèfa, domandaron-chè
o: - ne