Pagina:Chizzola - Risposta Di Donn' Ippolito Chizzuola alle bestemmie e maldicenze in tre scritti di Paolo Vergerio, 1562.djvu/228

r.p § ; l^ifjjofladiDomf Ippolito 'A

“ cendo altro,intendefi nelle epiftole loro. ìppo. Brano commento,per mia fe,ma chi tei crede ? & in qual*

¥alf* interprè epiftola loro hai ritrouato cotal chi o fa tu che altroché’ pu- tddor del ver ro tefto non riceui ? Chi dubita,che fe ti lafciamo far prò que £ fr * nu j ftobel patto,cheli contradiranno il Bafilienfe,&ilTridenti- no? anzi il Bafilienfe contradirà afe Beffo, il qual nelle co fe cofe fcritte , fl ! e fatte > ha coluto altro, che quel che è fcritto. Et chi du- tutti gl’ereti bita,che fe tal co fa ti fi ammette,quanti eretici fien mai fiati al cipajjkti Otte * mondo otteneranno le lor chimere,o almeno non farà chi le neramo k lor atterri ? Ma fai ben tu,che niun di noi quefto u’ammette,anzi chimere . ui contradice, & perciò liete tenuti per eretici, perche ardite

dire che niente altro fi debbia riceuere,fuor che il puro tefiot il qual nòdimeno firafeinate, ciafcu a uoftro modo,come hai* no fatto ancor gli altri eretici.Noi vogliamo altro fatto la dor ~Lc chiefe an- trina de gli Apofioli, che le loro epiftole fole. Sarebbono fta ti . cke P°^ i * r te frefche le Chiefe di quei tempi,fe altro non haueano da gli tico i Atto a Apoftoli, fuor che quel poco, che nelle epiftole ueniuan’ad w.o w * efplicare. Sarebbe ftata tal una Chiela,che non haur-ebbe hauuto piu di due,o tre articoli di fede, fi come nelle epiftole fcritte fol fi contengono;& tal Chiefa non n’haurebbe hauuto alcuno,già che non fi ritroua Epiftola,che le foffe mai ferie Note. ta : & non era all’hora come adeffo,che ogni co fa foffe ftairn pata infieme,talché fi potette mandare il teftamento nuoira per tutto interamente : nè men’erano fcritte tutte le cofe infieme,già che l'Apoftolo Paolo fcriffe in uarij tempi in, uarij luoghfauarieperfone.ondenonfipoteuan’infiemehauer lei determinationi nelle epiftole fatte. Vi bifogna dunque altro. La trdddìtione &queftaèlatraddittione,laqualuifcanna,& da lei non ui jeanm l Ereti potete difendere,però lodiate,& fate anco quel che non po tete,per fepelirla. ma non ui andarà fatta,che pur conuien che duri, fin che durerà la fede . Di che allibro de’Difcor fi pur mi riporto.

Verg . Et poi fòggiunge^quel che fi uede eflere flato accettato,&

cc ufàtodallaChiefàprimitiua, Et quelle quatti o cofe contea “ gono tuttunadottrina/ono tuu’uno. La parola di Dio nel te

(lamento