Pagina:Chizzola - Risposta Di Donn' Ippolito Chizzuola alle bestemmie e maldicenze in tre scritti di Paolo Vergerio, 1562.djvu/213

contraiter{o ferino del Verg. 18 *

trasformatoti fatta dallempia & federata maga , la quale in luogo di.lume d’intelletto & di ragione, ha impreflo in loro un’oftinato furore;& per do,non Polo non fi riconolcono;ma fi danno a credere d’hauer’ogni giufta cagione centra di noi, .

di quello,che dii ne meritano ogni caftigo. & pereto come fe “

loro foffe (lato il Papato,con l'attincnze di quello, crmuouo no guerra per torcielo dalle mani,& come fe le citta,& lo Ita- & ^

co temporal della Chiefa foffe fiato lafciato loro da lor padri ^ ^ & auoli ; Se che dal Papa tirannicamente gli folte poi fiato le l( ( p j- 0H

pato lor dalle mani,hora contra noi s’armano per farci la mer i ttuo ii d'o guerra, & come fe i beni lafciati per ultima uolontà de i tefta g „j «/figo. tori alle chiefe,follerò lòtto fidcicommiffq delle lor proprie cale, con mano armata fi gli uannoa pigliare , tirandogli m proprio ufo,& facendogli eredità paterne; Dicentes hatredi saUZi, tate polfidcamus fanduarium Dei in terra, &c. Et in poche parole,dafimilfuror molli,uogliono far lite a noi di tutto nota. quello, che habbiamo, come di colà loro, effondo che le noi non rhauelfimo,non farebbe però toccato ad alcun di loro,di poterlo hauere. & nondimeno qui fi Iieuano i gridi, fi muouono i tumulti,& fi uien’all arme. & fe alcun di noi vuol ragionare, uiene sgridato, brauato, & mal trattato ancor, la» oue coftoro hanno un poco di polfo„ Chi uide mai il piu iti làno furore ? per lo quale i noftri ribelli folleuati & ammutinati infieme ( & perciò fatti noftri traditori,) col leuarci il no- ftro,& col uenirci addoftò per afialfinarci, non uogliono, che pur cifìa lecito il rifentirci ?Ma come fe noi rubalììmo ad elfi, quello,che elfi rubano a noi, uoglion dirci uillania,minacciar ci,& fe lor uien fatta,menarci ancor le mani per dolfo? Non fi marauigli adunque il Lettor mio,fe in quella rilpofta, uede S pi r i t0 $ tal’hor accenderli in me lo fpirito d’Abifai,figliuolo di Saruia contra Sc<*

& feruitordi Dauid,ilquale ammazzar uolfeSemeijche belle miaua& malediceua il filo Re afflitto,&difcacciato ; Nè me- 2.R<-g.i6^ no fi marauigli fe tal hor mi uien Io fpirito di Giacobo & Gio spinto di Già uanni Apofioli, i quali uoleuano far difeender il fuoco, Se c0 °. er G{0 ‘ abruciar i Samaritani difprezzatori di Grillo. conciofia cofa,