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Gli eretici fono Rati entro dUa Chic fa.

Gli eretici fi fono feparati dalla cbiefa . z.TWf.j .

Veretico in luogo diragio nc ha il furo*

re.

Spirito di li-, berta.

Generation di vipere ,

Vritghi della Chiefa fatti a gli eretici. Gal, q.

18 o Donni 1 Ippollpù

' K, CC if T 3 u “ lua f e ™ nt * utero,loquuti funt falfa,Fu:

rorillis fccundum fimilitudmem ferpentis, ficut a/pidis fiur- da?,& obturantis aures fuas, quaé. non exaudiet uocem incan- tantium,& uenefici incantante fapienter,&c. Già tempo fu. ch e ancor gli ereria fi ntrouauano entro le uifeere deila fanta madre Chiefa ; & già fu tempo , che e/fi ancor erano come fi. giiuol! tra le braccia di quella portati: Ma da fe M/i fon ora fatti lontani 5 & fono tifati dal neutre, & dal petto, & dalle braccia. & perciò come fanciulli faiz a guida fùbito hanno ei rato : Percioche chi dalla Chiefa fi parte, fubito erra : nè fo Io quello, ma errando e/fi,fubito han dato materia di errar ad altri. Pero,loquuti funt falfa : hanno, con la bugia predicata, fedutto altrui ; onde rApoftolo di tali di/Te,Errantes & in er- roiem mittentes,&c. & perche nel tutto fon trasformati, pero in luogo di ragione hanno un uelenofo furore : il qual furo re (come gente che piu non difcorre,nè piu intende) e/fi chia mano Spinto di libertà. Sotto il cui preteflo,fi fanno lecito ^ ar pofano córra la fua feon/òlata madre Chiefa di Cri/lo, per il cui danno da ogni lato, nelle paro le 5 & ne ì fatti,/piran contra di lei,non altro,che to/fieo,e uele no : come feme appuro di quell’antico ferpe, che a rouina del la Chiefa ftefla fedufie ì primi padri ; & come generation di vi pere, fputano fempre ueneno. Onde ne detti loro fon detrat tori della Chiefa j beftemiatori del fommo facerdote & male dm! contra ogni Catolico,& religiofo foggetto. Et che altro miglior indino hauer fi può dell mterior lor ueleno, che ue- der fi belle proue ? Furor illis fecundum fimilitudinem ferpé- tis. Ma ci e poi di peggio,che pregati, & /congiurati dalla pie tofa madre, che ritornar uogliano all’antico loro albergo, & che fi rivolgano di nuouo a Cri/lo,e/fi,come afpide fiordo,/la no ruttatila piu chinati, &.chiudono l’orecchie alle cópaffio- neuoluoci della /le/là madre loro,Iaqual ad ogn’or grida,cofi dicendo^ihoh mei,quos iterurn partirio donecfo?metur in nobis Chri/lusjcome dire,Oimè,non fiere piu uoi, già era in yoi la forma di Cn/lo : ma cruna crude! Circe ui ha tramuta

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