Pagina:Chizzola - Risposta Di Donn' Ippolito Chizzuola alle bestemmie e maldicenze in tre scritti di Paolo Vergerio, 1562.djvu/206

ricufd,' , JSloti. Tigliuoli di Jpretati er sfratiti . Vergerio . Ippolito .

Adorateti de C*tolìci con s tririi a quel - U .de gli eretU ci .

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Tede fermi de' Catolici.

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£6 io qui del Profeta,come fa il Vergerlo, nè meno ho ioifi', gliuoli come hanno gli (pretati, con gli sfratati, che debbiano uedere cioch’io dico, come elfo confida che uedranno » e Tuoi proprij,dicendo effo,

I notòri figliuoli lo vedranno con gli occhi carnali > Beo

Ma bene affermo, che Iddio potrebbe farlo, & predo » che fe nonio farà,fappiano i Luterani che non perciò adoriamo i loro Dei, ne honoriamo le datue,che hanno erette (come ditòfero i tre fanciulli a Nabiitodonofor) di Lutero, Zuitl» glio,Ecolampadio,Cablino & altri limili Erefiarchi,mafòlo adoriamo Dio & Grido, & honoriamo ia fua Chiefa retta ui fibilmente dal fuo Vicario PonteficediRoma, fecondo quel culto che già mille cinquecento anni è dato introdotto;& doue egli dice, che fpera di cantar quel Cantico dell’Apoca- liffi, Cecidit cecidit Babylon illa, &c. 11 che coftui intende diRoma,& dellaRomana Chiefa; la qualfi crede di ueder prodrataa terra,coli noi all’incontro diciamo fèmpre . Quoniam confìrmata ed diper nos mifericordia eius & ueri - tas domini manet in aeternum, &c. Et quell'akro,Dominus rnortificat & uiuificat,&c. Se ben con fi duro badone (quale èl’erefia)cihabbiaIddiopercoffilungo tempo,& cihabbia leuati gli interi Regni,& le maggiori prouincie,& ridottici ui cino al niente,con fopportare,che per un pezzo : Omnes ami, cinotòri fpreuerintnos,&fadifintnobisinimici, &c.& che Fada fit defolata domina genrium,&c. nondimeno al fine,Id • dio riuolto a pietà ci confiderà ancora, & fermerà fopra di noi le fue prometòè,& la fua mifericordia, col far che femprc tra noi fi conferui la infallibil fua uerità,efTendo elfo il Signor Dio notòro,& noi il popolo fuo & la greggia,de’fuoi benedet ti & beati pafcoli eterni, (da’quali ogni eretico è efclufò,& noi per diuina bontà glifiamo chiamati,)fè per ciò dal uifibil pallore anche ci lafciamo reggerei cui fu lafciata la cura dal Signor nodro Giefu Crido, che pafeetòè le pecore & gli agnelli, &c. Cantando Tempre a Dio con tutta la fua chiefa.

Quantas