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contrai fecondo fcrìtto del Verg. 157

to da gli altri Principi della Criftianità,i quali a niun patto uo gliono fopportare,che all’Imperadore fia dato nome, nè pur ombra di Monarca. Là onde gli emuli di Carlo quinto falena cario v.traua dire,che bifognaua umiliarlo, conciofia che egli afpiraflè alla gliatoper iub Monarchia ; & con quello colore gli furono moflTe afpre guer bio della mo* re, con la rouina di tante prouincie, come è cofanota. Che narebu. penfi adunque di uoler qui far tu con Ferdinando è Vuoi trattarlo da un goffo ? & dou’è la riuerenza,che tu porti al tuo fu- premo magiftrato ì O uuoi forfè per tal uia concitargli addof lo qualche guerra?certo ne ho gran dubbio. Ma fe quello no è Ferdinando,di qual natione adunque farà cotal Imperado- re,a chi tutto il Griftianefimo debba ubbidire ì ledefeo > Ma nó uuole ubbidirgli nè Francia,nè Spagna, nè Inghilterra col rello de’ Signori,che non fono fraTedefchi. Lo uuoiFrance fè,ò Spagnuolo,ò Italiano,ò d’altra forte^Ma i Signori di Ger mania non uogliono.Et come puoi tu adunque uoler la Indir tione dall’Imperatore, per far un generai Concilio £ Non uè di, che fenza elfer dal Papa impedito, lì tratta dell imponibile? Et tu fei un gran ualenf huomo ad hauertela coli ben concertata fu le dita,& elfi fono huomini di grà difcorfo,fe afpet- tano,che l’Imperatore mandi fuora la Indizione. O bel pafa fo i Ferdinando fin qui non fi lafcia dir di far la Indizione, ma dice,che fi contenta d’ubidire a quella del Papa,come hanno fatto ancora i fuoi predecelTori,& dice, che hauoi altri per e- retici efpediti,che la uolete d’altra forte, & non uuole riceuer per adeffo da uoi limili incenfì, di darli a credere che all’Impe rator s’appartenga il farla,& non è fimile al Baluardo Ab ime- Iwc j. lec,ouero al luperbiffimo Afiàlon, che fi mollerò contra la ca fa del loro padre ; anzi cétra il padre ftelfa. L’Imperador Fer ijimperio pe dinando riconofce dall’autorità del Papa il fuo Imperio, co- de dal Papa. me quella, che a Germani habbia dato la facoltà di eleggere j(è,& altri:& perciò, come padre proprio,l’onora,& riuerifee,

& fìima le fue leggi,nè ingratamente contra di lui fi porta,co- me uoi altri,generation praua, & peruerfa ogn’or lo ftimula- $e 3 che faccia, Ma 3 & chi può afeokarui 3 fe non altri eretici è ■“ ‘ pei