Pagina:Chizzola - Risposta Di Donn' Ippolito Chizzuola alle bestemmie e maldicenze in tre scritti di Paolo Vergerio, 1562.djvu/168

pretate Leon* cilij fon ricor* fi alla interpre tation di padri Traddittione , euc non. fiditi- terpretatione. Effefino . Co&atinop.^. No ta.

Eretici, zrfal fari delle ferie ture .

Ed Chiefa Ro matta fedelifiì ma conferita- trice de uerì tefii delle ferii ture, & deli* bri de P adri . Confi. 3.

A tanagi . Cofiume degli eretici di fai* far’i tefii. Nelle difeor* die,no rnaipiu nate, la tra* dittion hafla .

1 d $ 'RifyoBa di Doni? Ippolito

Ilo fatto, ma (penalmente nello Efefino, & Conflantinopo litano terzo. Et perche lerefie per tal uia nate,erano di mag gior importanza, che quelle, che nafceuano da’ tetti fallì, & f attamente addotti,perciò le con quella uia le prime erefiee- rano sbattute,molto piu poi le feconde, le quali fubito lì chia riuano col uedere in qual maniera i padri leggettèro,& inter- pretaflero i tetti addotti : il che,trouato che fotte contra quel lo che adduceuano gli eretici,fubito li condannauano, & co- me Eretici,& come falterij delle Icritture tecre.

Alle quali auuerte.nze fi può aggiugnere la quinta,che per ntrouarla ueritàde’tetti,& dei padri,tempre fu giudicato, che la Chiefa di Roma fotte fedeliflìma,& perciò a lei fcriue- uano i Padri Orientali per hauerne la intera copia,& giufta,& fedele,ettendoficuridi non poter’efferingannari,nèaltei,nè pocoiondelo ImperatorFlauio Cottantino fcrilfe al Papa, che gli mandatte libri : & Atanagi fcritte medefimamente a Marco Papa, che gli mandatte i Canoni del Concilio Nice* nr bperche fapeua che apprettò la Romana Chiefa fi feruaua- interamente le cofe della Religion Chriftiana,fi coinè per

no :

no interamen te ic eme tiara rvengion v_nriitiana,li coinè per contrario nelPOriente da gli eretici erano flati falfati, coinè ancor hoggi dì fanno i noftri moderni.

Le terze erefie poi fi uinceuano con la femplice traddittio ne,onero con la opinione uniuerfale de i Padri, che nel Concilio fi ritrouauano,quando fotte occorlo 3 che mai per lo paf- fato non fotte fiata tal lite in campo„

Pero tento Atanagi dilputando con Arrio innanzi a Pro- Regola dis bo Pa £ ano g iudice > & dandogli elfo le regole di poter giudi- Atanagi per care le cofe dellafede noftra, ancor che folte Pagano fubito conofeer le e* g Ij dice: Ogni uolta,che fi dilputa di cote appartenente a qual refie . che fetta ; & fia propella una nouità d’intorno alla religione di cheli dilputa, cetraria aduna uecchia,giudica,che la noui

Regola di fan tà falfa ’ & la Cofa uecchia fia uera > & cofi riduce poi alla Agofi< centra Crlftiana * Agoftino dice,che oue la traddittion fi rkruoua, Crcfcen.lL i. ancor che non U1 fcritturajnon fi deue dubitar puto di quel tap.zj, loffie la traddimon ci propone s Onde quando gli eretici

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