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445 Capitolo XXII. GLI ULTLMI SCRITTI E LA MORTE. 1837. SoMMAnio : Alternativa fra la paura e il desiderio di morire. — Triste presontimento. — Paura del cholora. — Disegno di una edizione delle Opere del Leopardi da farsi a Parigi. — L' enfiagione al ginocchio. — Nuovi e gravi sintomi d* idro- pisia. — Il Leopardi non sente la gravità del suo stato. — Consiglio dei medici di ricondurlo in villa. — Renitenza di lui ad andarvi. — È risoluto il ritorno in campagna. — Let- tera del Ranieri a Monaldo. — Morte quasi repentina del poeta: suoi ultimi momenti narrati dal Ranieri. — I Pen- sieri e i Paralipomeni, — Analogia dei Pensieri con le Ope- rette inorali. — Pessimismo dei Pensieri. — Un raggio di luce nello tenebre dei Pensieri. — Il metro dei Paralipomeni. — I personaggi del poema. — La critica e i Paralipomeni. — Il conte Leccafondi. — Topaia. — Le digressioni. — Il Ra- nieri annunzia a Monaldo la morte del figlio. — L'edizione delle Opere del Leopardi. — 11 Ranieri s'intende col Le Mou- nier. — Il volume degli Studi giovanili. — Sdegni del Ranieri per la pubblicazione dell'epistolario. — Pubblicazione delle altre opere. — I manoscritti napoletani. La vita del Leopardi era stata fin dalla prima giovinezza un'alternativa fra la paura e il desiderio di morire. Se è vero che negli ultimi giorni egli di- cesse al Ranieri e alla Paolina: < Non dubitate, che amendue ne avrete ancora per quarant' anni da as- sistermi, >' dobbiamo credere che queste parole non rispondessero ad un' intima convinzione di chi le prof- feriva. Cli' egli, nei sette anni del sodalizio, avesse non rade volte il presentimento della sua fine non lontana, ' Sette anni di so<lali::io ec, pag. 57.