Pagina:Chiarini - Vita di Giacomo Leopardi.djvu/443

I DUE SODALI A NAPOLI. 407 Principe di Salerno, lo condusse in casa, e le paure della albergatrice furono per il momento acquetate dalle parole di lui. Il Ranieri fin da principio aveva pensato, d'ac- cordo co' suoi, di cambiare, appena fosse possibile, l'appartamento mobiliato di via San Mattia con un alloggio vuoto, ed aveva già posto gli occhi sopra un quartiere che dava in via Capodimonte; ma poiché era occupato e non si poteva averlo subito, pregò il buon Margaris, aftinché, intanto che si aspettava quello, no cercasse un altro. Il Margaris lo trovò in via Nuova Santa Maria Ognibene, nel palazzo Cammarota ; e l'ap- partamento fu in breve, per le cure di Paolina, prov- veduto delle suppellettili e masserizie necessarie, in modo che i due sodali poterono andare ad abitarvi nel dicembre; e vi dimorarono fino al maggio del 1830, nel qual tempo soltanto poterono avere l'agognato quar- tiere di via Capodimonte. Paolina Ranieri era stata presentata da suo fra- tello al Leopardi poco dopo il loro arrivo a Napoli ; ma non aveva potuto allora, né potè finché stettero nel palazzo Cammarota, assumere il suo uftìcio di suora di carità presso l'amico di suo fratello. Si oc- cupava però premurosamente di loro quanto le era possibile stando con la famiglia del padre, che abi- tava lontano. « * La vita del poeta a Napoli corse fino dai primi tempi abbastanza tranquilla, e le condizioni di sua salute cominciarono subito a migliorare lentamente. Fino dal 5 ottobre 1833 scriveva al padre che la dol- cezza del clima, la bellezza della città e V indole amabile e benevola degli abitanti gli riuscivano assai piacevoli.^ ' Epistolario, voi. Ili, pag. 1.