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l' ultima dimora a recanati. 335 A queste spiegazioni seguitava la notizia dei suoi castelli in aria: < Storia di un' anima, Romanzo che avrebbe poche avventure estrinseche e queste sarebbero delle più ordinarie; ma racconterebbe le vicende interne di un animo nato nobile e tenero, dal tempo delle sue prime ricordanze fino alla morte. > Caratteri morali. > Paradossi. Non quelli di Cicerone, né quei del Zanotti, nò di quel genere: più lontani dall'opinione e non meno veri. > Lezioni, o Corso, o Scienza del senso comune. Cioè del modo più naturale, più ragionevole e più retto di pensare intorno alle materie più comuni della vita, alle cose di politica, di morale e simili. > Parallelo delle cinque lingue, delle quali si com- pone la nostra famiglia di lingue colte, cioè greca, latina, italiana, francese e spagnuola. La valacca non è lingua colta, nondimeno anche di quella si toccherebbe qualche cosa in trascorso; la lingua portoghese sta colla spagnuola. Di questo ho già i materiali quasi tutti ; e fa- rebbero un libro grosso. Resta l'ordinarli, e poi lo stile. > Colloqui dell'io antico e dell'io nuovo; cioè di quello ch'io fui con quello ch'io sono; dell'uomo anteriore all' esperienza della vita e dell' uomo spe- rimentato. > Vita e Bollarlo della felice espettazione di Pie- tro secondo, papa. > A questo elenco di opere soggiunge: < Voi ride- rete di tanta quantità di titoli; e ancor io ne rido, e veggo che due vite non basterebbero a colorire tanti disegni. E questi anche non sono una quinta parte degli altri, eh' io lascio stare per non seccarvi di più, e perchè in quelli non potrei darvi ad inten- dere il mio pensiero senza molte parole. >' » Epistolario, voi. II, pag. 357, 358.