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Capitolo XIII.

A Bologna.

1825.


Sommario : Prime relazioni col Vieusseux. — Volgariaazamento delle Operette morali d'Isocrate. — Invito dello Stella di andare a Milano. — Il Frammento apocrifo di Stratone da Lampsaco. — Partenza per Bologna. — Accoglienze cordiali e nuovo amicizie, — Breve dimora a Milano. — Offerta di un impiego a Roma. — Giacomo chiede il posto di segretario dell'Accademia di Belle Arti a Bologna. — Vita ed occupazioni di Giacomo a Bologna. — Lavori per lo Stella. — Traduzione del Manuale d'Epitteto. — Pratiche per il posto di segretario all'Accademia. — Risultato infelice.

In un giro che il Giordani fra l'estate e l'autunno del 1823 fece nella Liguria e nella Toscana, si fermò alcuni giorni a Firenze, attratto dalla bellezza della città e dalla cortesia degli abitanti. Strinse là relazione col Vieusseux e con la società di letterati e scienziati che facevano capo a lui ed alla Antologia, fra i quali il Niccolini, il Capponi e il Colletta, che ebbe poi specialmente cari, quando l'anno appresso, esiliato da Parma, andò a stabilirsi in quella città. A Firenze, come dappertutto, con l'autorità che gli veniva dal nome, andò predicando meraviglie della dottrina e dell'ingegno dell'amico suo Leopardi, che poco conosciuto, a quel tempo, in Italia, era quasi sconosciuto in Toscana. Ne parlò con gran calore al Vieusseux, proponendoglielo come un prezioso collaboratore per la Antologia; e il 5 novembre, essendo sempre a Firenze, scrisse a Giacomo, invitandolo a