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LE NUOVE CANZONI. 195 poesia cristiana; nel Supplemento un semplice ap- punto, clie in parte è ripetizione, in parte aggiunta e spiegazione di un altro delle carte napoletane. Negli appunti del discorso il poeta accenna alla rcKjionevole^za che la Chiesa conservi gl'inni suoi an- tichi, come i Romani gV inconditi versi saliari; alla bellezza della religione, al primitivo della scrittura, al- l'unione della ragione e della natura. Oltre questi con- cetti, che naturalmente avrebbero avuto svolgimento nel discorso, sono negli appunti altre osservazioni : che niente di hello poetico s' è scritto religiosamente, eccetto Milton, che l'inno eh' è poesia sacra, dev'esser tratto dalla religione dominante, che si può trar bellissimo dalla nostra; ne però si è tratto; e dev'esser popolare; che la religione nostra ha moltissimo di quello che so- migliando all' illusione è ottimo alla poesia. I titoli degl' inni sono : — Dio. Redentore. Maria. Angeli. Patriarchi. Mosè. Profeti. Apostoli. Martiri. Solitari. — Ai titoli seguono negli appunti poche e brevi osservazioni, alcune delle quali probabilmente avrebbero trovato luogo nel discorso; questa per esempio : < Necessità della religione e dell' immorta- lità, ec. prese da Cicerone nell'orazione prò Archia, fine, e de Sencctute. > Le osservazioni sono generiche, non si riferiscono cioè a nessun inno in particolare ; salvo che per l'inno a Maria è notato ch'esso do- veva cominciare come l'inno di Callimaco a Diana. I soli tre inni. Al Redentore, Ai solitari, Ai martiri, hanno ciascuno un appunto speciale ; dei quali il più lungo e importante è quello che riferiscesi Al Re- dentore. Anzi gli appunti che si riferiscono a questo sono due, quello delle carte napoletane e quello del Supplemento. Riferisco per intero quello del Supplc- mento, che, come ho accennato, in parte è ripetizione, in parte aggiunta e spiegazione dell'altro; e vi si parla anche di altri inni, in particolar modo di quello A Maria.