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188 CAPITOLO X. uno schema e alle strofe pari un altro; con questo di più nella canzone Su Dante, che l'ultima strofa ha quattro versi meno delle precedenti. Le dodici strofe della canzone al Mai sono tutte eguali nel nu- mero dei versi e nella disposizione delle rime, col solo primo verso non rimato. La canzone nelle nozze della sorella ha questa particolarità: che sei delle sette strofe onde è composta hanno lo stesso schema ; la strofa centrale, la quarta, ha lo stesso numero di versi delle altre, ma uno schema un po' diverso; e tutte hanno un verso, il settimo, non rimato. La canzone A un vincitore nel pallone ha cinque strofe tutte con 10 stesso schema, ed un solo verso, l'ottavo, non rimato. Le due canzoni composte nel 1819 e lasciate inedite, quella Per donna inferma e l' altra Su lo strazio^ ap- partengono per la metrica al genere di queste cinque. Alla canzone A un vincitore nel pallone tenne im- mediatamente dietro il Bruto minore, composto in venti giorni del dicembre 1821. Due dei personaggi della antichità nei quali il nostro autore sentì più vivamente so stesso, furono Bruto e Saflfo. Negli odii suoi fanciulleschi contro Ce- sare il tiranno, c'era già l'ammirazione di Bruto. Ma quando nel tristo fiorire della sua gioventù gli parve che il mondo, la sorte, la natura fossero congiurati per contrastargli l'adempimento di tutto le sue aspi- razioni; quando per la trista fine dei moti del 1820 e '21 stimò perduta ogni speranza di redenzione della patria; quando si senti dalla infelicità trascinato, quasi suo malgrado, a bestemmiare la virtù;' allora l'im- mag^ino di Bruto gli si levò dinanzi grande e terri- bile, e vide noi sentimenti e pensieri ond'egli stesso era agitato un riflesso dei sentimenti e pensieri che doverono spingere il vinto di Filippi a gittaro la vita. 11 vinto di Filippi in fondo era lui Giacomo Leopardi : ' y«di BpUtolarUt di Oiaeomo leopardi, voi. I, pag. 107.