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DISPERAZIONE E RASSEGNAZIONE. 179 e quasi anche della virtù, aveva immaginato e ahhozsato certe prosettc satiriche, ora prima della fine del 1821 era interamente compiuta. Il Giordani sentì quanto dolore era in quella mutazione ; e desideroso di libe- rare l'amico, nò vedendo per lui altra via d'uscire da Recanati, lo consigliò di farsi prete.' Era il con- siglio della disperazione, e Giacomo fece bene di non seguirlo. Dell' operosità intellettuale del Leopardi negli anni 1820 e '21 fa larga testimonianza lo Zihahìoue. Il 10 settembre del 1821, scusandosi al Brighenti d'avere tardato a rispondergli, scriveva : < Datene la colpa ai miei maledetti studi. Dico maledetti, perchè i pensieri che mi si affollano tutto giorno nella mente, in questa mia continua solitudine, e a' quali io voglio in ogni modo tener dietro con la penna, non mi la- sciano un'ora di bene. > La folla dei pensieri era tale, che quelli affidati allo Zibaldone nel solo anno 1821 occupano quasi due volumi e mezzo di esso (1127 pa- gine). Nò la operosità del Leopardi in questo tempo si limita ai pensieri dello Zibaldone. Probabilmente sono dell'anno 1821, o di poco anteriori, quei sei Disegni letterari, che il Cugnoni pubblicò nel se- condo volume delle Opere inedite.- Il primo è un Elo- gio Vita del generale Cosciusco, proposto come og- getto di premio dall'Accademia di Varsavia. L'autore si proponeva di trattarlo con intento sopra tutto patriotico; e perciò terminando il disegno diceva: « Questo argomento si poteva anche mutare nella Vita del generale Paoli, difensore della Corsica, che sa- rebbe un bel soggetto. > Il secondo è un < Romanzo istorico sul gusto della Ciropedia, contenente la sto- ria di qualche nazione prima grande, poi depressa, poi ritornata in grande stato per mezzi che si do-
- Vedi Epistolario, voi. Ili, pag. 189.
- Opera inedite di G. Leopardi, ec.; Halle, Niemeyer, 1878-
1880; voi. II, pag. 369 e seg.