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144 CAPITOLO VII. — LO < ZIBALDONE > EC. egli stesso, arando, aveva disfatto il nido, e quella della margherita, di cui allo stesso modo aveva spezzato il fragile stélo.^ Il ravvicinamento è giusto e commo- vente : in ambedue i poeti era egualmente vivo il sen- timento della natura e l'affetto per le creature de- boli e oppresse: e la parte dell'appunto scelta dallo Zumbini per farci le sue considerazioni è certo la più gentile, ma anche la parte ch'egli omise mi pare importante come rappresentazione dal vero di quelle scene paesane, eh' egli ritrasse con tanta vivezza ne- gli idilli e in alcuni dei canti. Manca alle parole il ritmo del verso, ma nella loro rude e affrettata sem- plicità c'è r essenza vera della poesia. • B. ZuHBiNT, Studi sul Leopardi; Firenze, Bai-bèra, 1902, vo- lume I, pag. 216, 217.