Pagina:Chiarini - Dalle novelle di Canterbury, 1897.djvu/85

12 novelle di canterbury.

era un forte ed abile cavaliere, ed aveva dei levrieri che volavano come uccelli. Per lui il cavallo e la caccia della lepre erano una vera passione; non ci avrebbe rinunziato a nessun costo.

Vidi, se ben ricordo, che aveva le maniche della veste, vicino alla mano, guarnite di pelliccia, della qualità piú fina che si trovasse nel suo paese. Per fermare il cappuccio sotto il mento portava uno spillo, molto curioso, lavorato in oro, che nella parte più grossa aveva un nodo d’amore16. Era interamente calvo, e aveva un cranio lucido come uno specchio.

Anche la faccia era senza un pelo, e liscia come se gli ci avessero passato una mano d’olio, tanto egli era grasso e ben pasciuto. Aveva gli occhi infossati, e li stralunava come un matto, mentre la testa gli fumava come il camino d’una fornace17. Calzava un bel paio di stivaloni di pelle molto fine, e aveva il cavallo bardato con lusso; insomma era un gran bel prelato. Non era pallido, né pareva che avesse l’animo tormentato; e per lui un buon papero, bello