Pagina:Chiarini - Dalle novelle di Canterbury, 1897.djvu/64


prefazione. lv

di poeti rozzi ed incolti, nella quale alla barbarie della lingua e alla volgarità del verso e della rima facevano riscontro frivolezze e stravaganze d’ogni genere. E questo è precisamente il racconto cavalleresco in strofe di sei versi, rimati a a ba a b, dei quali il primo, il secondo, il quarto e il quinto, sono ottonari completi:

‿ _́ ‿ _́ ‿ _́


il terzo e il sesto hanno questo schema:

‿ _́ ‿ _́ ‿ [_́ ]


oppure quest’altro:

‿ _́ ‿ _́ [‿ _́ ]


In questo metro appunto sono alcuni di questi cantari nominati dal Chaucer in Ser Thopas, come Horn child, e Ser Libeaux1: e con una grande abilità egli imita e riproduce da questi, nel suo cantare, tutti quegli errori e

  1. Nello stesso metro è anche The King of Tars, che ha, in alcune espressioni, rapporti di somiglianza con la storia di Ser Thopas. In questa medesima stanza di sci versi scrisse il Dunbar (1460-1520) una ballata burlesca, intitolata: Sir Thomas Norray.