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prefazione. | liii |
scritte in prosa, dalle quali non bisogna certamente giudicarlo né come poeta né come scrittore di prosa. Egli ha, tuttavia, notevoli qualità di prosatore. Oltre l’osservazione arguta, la visione delle cose sempre pronta e giusta, la frase sbrigliata e incisiva, il Chaucer possiede la quadratura artistica del discorso e del racconto in prosa. E queste sue qualità egli dimostra piú specialmente in questa novella, nella quale non il sentimento né la poesia della storia di Costanza e di Griselda è da ammirare, ma la perfetta tessitura del racconto, dove nulla è superfluo, tutto è al suo posto e naturale, anche nei piú minuti particolari.
Il Cantare di Ser Thopas è una satira, fatta con molto spirito e con fino accorgimento, dei romanzi cavallereschi, i quali inversi rozzi e privi, generalmente, di qualunque senso d’arte, narravano le piú inverosimili e barocche avventure di qualche famoso cavaliere. Questi antichi cantari, goffi nella forma e pieni di particolari inuțili e spesso grotteschi, erano divenuti popolarissimi in Inghilterra, ed avevano finito.