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prefazione. li

Mercante d’Indulgenze1. È probabile, invece, che la fonte immediata sia qualche antico fabliau francese andato perduto2,

dal quale forse il racconto passò anche al Novellino. Un particolare diverso e molto interessante pel significato altamente poetico, è nella novella del Chaucer questo: che il santo romito dell’antica novella italiana, il quale rappresenta la virtú morale e cristiana, e nell’oro vede e fugge la morte dell’anima, è cambiato in un vecchio decrepito, che indarno chiede di morire e domanda pace per le stanche sue ossa: poiché egli è la Morte. Dura condanna: dare altrui la morte, cioè il riposo del corpo,

  1. Che il Chaucer avesse conoscenza del Novellino non è provato: altre novelle che abbiano con esso anche una lontana relazione, nelle Canterbury Tales non ve ne sono. L’episodio di Talete che cade in una fossa, nella “Novella del Mugnaio„ è troppo comune e popolare, per supporre, come il Tyrwhitt, che il Chaucer l’abbia tolto dalle Cento Novelle Antiche (Gualt. 38. Borgh. 36).
  2. Della conoscenza che il Chaucer ebbe dei Fabliaux francesi parla il Wright nei suoi Anecdota literaria.