Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
prefazione. | xli |
certo tenuto nascosto al Chaucer il nome dell’amico suo, e del libro onde egli aveva tradotto la novella di Griselda. Stando cosí le cose, e non essendo possibile, purtroppo, in tale questione, uscire dal campo delle congetture e delle semplici supposizioni, a
me sembra che senza affermare in modo assoluto e gratuitamente come il Mamroth,1 che il Chaucer conobbe il Decamerone e da questo tolse il piano del suo libro, si possano accettare le conclusioni del Kissner,2 cioé che forse le Canterbury Tales debbono al Decamerone più di quello che comunemente si crede, e che ad ogni modo non ci sono né documenti né ragioni inoppugnabili, i quali ci vietino di poter credere che le novelle del Boccaccio fossero note al Chaucer. Le origini della storia di Griselda si perdono nella tradizione popolare: e in argomenti di questo genere non è raro il caso,