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344 | note. |
(11) Il testo dice precisamente: Lo, lordes, heer is a fyt. Per l’origine e il significato della parola fyt che gli scrittori anglo sassoni adoperarono per indicare i diversi periodi metrici e musicali di questi cantari romanzeschi, vedi ciò che riferisce il Bell (op. cit., n.)
(12) Il Chaucer ricorda qui, molto opportunamente, fra i vecchi cantari cavallereschi, dei quali le avventure di Ser Thopas sono una spiritosa parodia, alcuni di quelli che erano piú in voga, in Inghilterra, al tempo suo. La storia del giovine Horn (Horn child) si conserva anche in lingua anglo-normanna, ed è una delle saghe più antiche della letteratura inglese. Quella di Ipotis (Ypotis), piuttosto che un vero e proprio romanzo è una leggenda sacra. La materia romanzesca di ser Bevis (Bevys) è quella stessa della rozza epopea del Buovo d’Antona. In ser Guy (sir Gy) abbiamo la nota saga di Guy of Warwick, il quale combattè con un drago in Northumberland. Il romanzo di ser Libeaux cioè: “Il bello sconosciuto„ (Ly beau desconus), appartiene al ciclo brettone del re Artú; dell’ultimo intitolato Pleyndamour o Blandamour non si ha notizia, solo lo troviamo ricordato in sir Libeaux. Per la storia e il testo di questi antichi cantari d’Inghilterra cfr. Warton, Op. cit. Ellis, Specimens of Early Eng. Romances. Ritson, Op. cit. Percy, Essay on ancient metr. Rom., e Reliques of ant. Engl. Poetry. Bernhard Ten Brink Alte Engl. Literatur.
(13) Il romanzo di Ser Percival (sir Percivelle) è attribuito a Chrestien de Troyes, e fu scritto secondo il Warton prima del 1191. Per le sue relazioni con la leggenda del Graal vedi Bell, p. cit., n., e Dunlop, Hist. of Prose Fiction, I, 160 sgg. e 172 sgg.
(14) Il trattato di cui parla il Chaucer è Le Livre