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note. 337

viso, dal sorgere del sole al tramonto, in dodici parti, le quali variavano giornalmente, e non erano uguali, in durata, alle ore della notte, se non nel periodo degli equinozi. (Cfr. hertzberg, op. cit., n.).

(23) La citazione è cosí fuori di luogo, che sembrerebbe fatta apposta per distogliere e sviare l’attenzione di chi legge dalla vera fonte. Nella Tebaide di Stazio non c’è nulla di tutto questo: invece una descrizione particolareggiata dei sacrifici onde Emilia onora Diana, si trova nel VII della Teseide (71-76), dal quale il Chaucer, fino dai primi versi in cui racconta come la cognata di Teseo si recò all’altare della dea, ha tradotto quasi alla lettera la maggior parte dell’episodio della invocazione.


NOVELLA DEL GIURECONSULTO


prologo

(1) Espressione proverbiale che ricorre anche altrove. Nella visione allegorica Piers the Plowman di William Langland o Langley, contemporaneo del Chaucer, è detto che “nessun uomo desidererebbe la verginità di Malkin.„

n o v e l l a

(1) I Wright riferisce, a illustrazione di questo passo, questa annotazione latina che si trova in margine al manoscritto di Lansdowne: “Unde Tholomeus, libro primo, capitulo 8: Primi motus coeli duo sunt, quorum unus est qui movet tot um semper ab oriente