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il cantare di ser thopas. 317


“Basta, basta, per l’amor di Dio, interruppe il nostro oste: non ne posso piú delle tue chiacchiere! Dio mi salvi, quanto è vero che mi fanno perfino male gli orecchi! Al diavolo il tuo cantare: è proprio roba da chiodi!„

“Perchè, risposi io? Perché non vuoi che anche io finisca, come gli altri, il mio racconto? Questo è il più bel cantare che io mi sappia.„

“Per Dio, riprese l’oste, te lo dico subito il perché: perché il tuo famoso cantare non vale un soldo, e tu sprechi il tempo inutilmente a farcelo sentire. Insomma, signore mio, ti proibisco di seguitare in questo modo. Vediamo un po’ se sei buono a raccontarci una bella avventura, o se sai dirci, in prosa, una novella che almeno ci diverta o ci insegni qualche cosa.„

“Per la passione di Cristo, risposi, ben volentieri. Vi racconterò una cosetta in prosa che, se non vorrete essere proprio incontentabili vi piacerà di certo. È una storia morale e piena di virtuosi ammaestramenti, che già altri hanno raccontata in