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312 | il cantare di ser thopas. |
“Maria santa, benedicite, ma che è mai questo amore che mi opprime l’animo e mi fa soffrire cosi? Io ho sognato tutta la notte che una regina delle fate sarà la mia bella e dormirà, un giorno, nel mio letto.
Oh sí! Io voglio amare, davvero, una regina delle fate, poiché in tutto il mondo non c’è una dama degna di essere la compagna della mia vita. Io dimenticherò tutte le altre donne, e anderò per monti e per valli a trovare una regina delle fate.„
E sí dicendo, fu di nuovo in arcione, e saltando steccati e pietre si diè a cavalcare in cerca della sua bella; e tant’oltre andò col cavallo, finché in un remoto borgo trovò il paese delle fate.
Allora si mise a cercare e ad esplorare ogni luogo, da nord a sud, attraverso a selve e a boschi foltissimi, senza mai incontrare anima viva; perchè uomini, donne, bambini, nessuno del paese osava, nè a piedi nè a cavallo, andare incontro a lui.
Finalmente un giorno si vide comparire davanti un gigante smisurato, che avea nome Ser Elefante, ed era un uomo terribile. Il