Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
296 | novella |
per fare uno scherzo, ch’io intanto lo colpirò con la mia spada ai fianchi. Tu poi, fingendo sempre di scherzare, tienlo fermo a terra, e cerca di colpirlo anche tu con la spada, e vedrai, mio caro amico, che tutto quest’oro ce lo divideremo fra noi due. Allora si che potremo godercela davvero, e levarci la voglia di giuocare ai dadi. Cosí i due malandrini si misero d’accordo per uccidere il loro compagno.
Il più giovane, intanto, il quale si era recato in città, per la strada non faceva che pensare alla bellezza di tutti quei fiorini nuovi di zecca e luccicanti, e fra sé pensava: “Dio, se potessi diventar padrone io solo di tutto quell’oro, non ci sarebbe al mondo persona piú felice di me!„ E andò a finire che il diavolo, nemico e tentatore del genere umano, gli mise in testa di comprare del veleno per avvelenare gli altri due. Il diavolo il quale non desiderava che che questo, colse subito l’occasione favorevole, vedendolo cosí ben disposto, per condurlo alla sventura. Ed infatti lo sciagurato