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278 | novella |
cioé contro il peccato che tutti i giorni commetto. Ma per quanto grande peccatore mi sia, posso distogliere gli altri dalla colpa, e farli pentire amaramente di averla commessa. S’intende che non ne ho nessun merito, perché io non parlo che per cupidigia. Ma di questo, ormai, ne avrete abbastanza: andiamo avanti.
Dunque, dicevo, la mia predica finisce sempre con una filza di esempi, presi dalla storia dei tempi antichi. Perchè alla gente ignorante piace sentir raccontare cose successe Dio sa quando; e se le ripetono e le imparano a memoria con grande piacere. Ah! Credevate che io mi volessi condannare, proprio da me, alla miseria, mentre posso guadagnarmi da vivere onestamente insegnando agli altri? No, no, non mi è passato mai neppur per la contraccassa del cervello. Io predico, e domando qualche cosa qua e là dove vado, perchè per campare non ho voglia di adoperare le mani, e di mettermi a far canestri. Non vado mica attorno per nulla, come facevano gli Apostoli: vogliono essere quattrini, lana, cacio, e