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prefazione. | xxv |
Palemone e Arcita è una creazione originale del Boccaccio, o è il riflesso di qualche novella medievale? Il tema, come osserva, il Crescini1, non è nuovo: ma nessun documento si può produrre fino ad oggi, il quale contenda al Boccaccio il merito di questa favola d’amore, che ebbe maggior fortuna di quello che forse non meritasse. Giacché passando dalla Teseide alla novella del Chaucer, e da questa al dramma attribuito al Fletcher e al poema del Dryden, ebbe l’onore di ispirare alcuni dei piú nobili ingegni dell’Inghilterra.2
Nella patetica storia di Costanza, raccontata dal Dottore in legge, piuttosto che di fonti immediate, di copie e di imitazioni, bisogna parlare di riscontri e di analogie;
- ↑ Contributo agli studi sul Boccaccio. Loescher. 1887.
- ↑ Il dramma che va sotto il nome del Fletcher, attribuito da qualcuno anche a Shakespeare, è intitolato: “The two noble kinsmen. Sullo stesso argomento già aveva composto un dramma Richard Edwards, che fu rappresentato alla presenza della regina Elisabetta nel 1566, col titolo: “Palemon and Arcite.„ Il poema del Dryden è una parafrasi del racconto del Cavaliere.