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del chierico di oxford. | 261 |
la quale era stato celebrato il matrimonio di Griselda.
Molti e molti anni felici passarono insieme Gualtieri e Griselda, sempre d’amore e d’accordo; e Gualtieri, maritata la figlia a uno de’ più ricchi e nobili signori d’Italia, prese con sé alla sua corte il vecchio Giannucole, perché vi passasse tranquillo e contento il resto della sua vita.
Morto Gualtieri, gli successe il figlio, il quale regnò in mezzo alla pace e alla concordia; e fu fortunato nel suo matrimonio, anche senza sperimentare la pazienza di sua moglie. Oggi il mondo non è più quello di prima. Al quale proposito sentite che cosa dice l’autore della novella.
Questa novella non è raccontata per mostrare che le mogli dovrebbero avere la pazienza di Griselda, poiché non basterebbe tutta la loro volontà per riuscirvi: ma per far vedere che ciascuno, nella propria condizione, dovrebbe, come Griselda, saper sopportare fermamente la sventura. Solo per questo dettò il Petrarca, in alto stile, la sua novella.