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260 | novella |
momento, dovettero piangere di compassione! quanti furono costretti a farsi forza, per poter rimanere vicino a Griselda!
Mentre Gualtieri cercava di calmarla e di farle dimenticare il suo dolore, essa si alzò tutta confusa; e in mezzo alla gioia e alle feste di tutti ritornò in sé. Fu allora una cosa, davvero, commovente, vedere i modi affettuosi di Gualtieri, e la felicità che dimostravano tutti e due, per essere ritornati insieme.
Le dame di corte le furono subito attorno, e la portarono in camera; e spogliatala dei suoi poveri panni, le misero indosso un vestito tutto d’oro che risplendeva come il sole. Indi con una corona di pietre preziose in testa, la condussero nella sala, dove tutti con grande onore l’ossequiarono.
Cosí finí in mezzo alla gioia questo pietoso giorno; e ognuno fece del suo meglio per passarlo piú lietamente che fosse possibile, fin che le stelle cominciarono a brillare in cielo. Tutti trovarono questa festa più bella e piú spendida, di quella con