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del chierico di oxford. 247

permette, perchè tutto torni in pace. Ti dico dunque sinceramente, che la mia nuova moglie è già in viaggio.

Fatti coraggio, e lasciale il suo posto; ti concedo, come grazia, di riprenderti tutta la dote e tutta la roba che mi hai portato. Ritorna alla casa di tuo padre, e pensa che in questo mondo non si può sempre essere contenti. Io, per conto mio, non posso fare altro che consigliarti a sopportare di buon animo i capricci della fortuna.„

Ed essa con la sua solita pazienza rispose: “Signor mio, io lo sapevo benissimo, e sempre lo pensavo, che la mia povertà non poteva stare accanto alla vostra ricchezza; e non mi sono mai creduta degna di essere, non dico la moglie vostra, ma neppure la vostra cameriera.

E Dio può essere testimone, per l’anima mia, che io in questa casa, della quale voi mi avete fatto signora, non mi sono mai considerata né signora né padrona, ma sempre umile serva vostra; e tale sarò piú di ogni altro finché il cielo mi darà vita.

Della bontà che avete avuto, di tenermi