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236 | novella |
avrebbe dovuto fare la misera madre, eppure, tanta era la sua fermezza, che tutto sopportò con pazienza, e disse a quell’uomo: “Eccovi, la bambina, prendetevela.„
E consegnandogli la piccina, soggiunse: “Andate, fate ciò che il signor mio vi ha comandato di fare; solamente fatemi questa grazia, se egli non ve lo ha proibito: sotterrate il suo corpicino, in qualche luogo, affinché le bestie e gli uccelli non lo divorino.„ Ma quegli, senza nemmeno rispondere, prese la bambina e se ne andò.
E recatosi dal marchese, gli raccontò per filo e per segno, in poche parole, quello che aveva detto e fatto Griselda; indi gli consegnò la bambina. Gualtieri provò un senso di compassione, ma non si mosse dal suo proposito, come quegli che voleva fatta la sua volontà.
Ordinò al suo scudiero di fasciare, di nascosto, e coprire adagino e con ogni cura la creaturina, e di metterla dentro una cesta o avvolgerla in una veste, senza che alcuno, pena la sua testa, scoprisse donde egli veniva, e dove andava.