Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
218 | novella |
telo sulla vita vostra, che qualunque sia la donna che io prenderò per moglie, l’amerete, per tutta la sua vita, con le parole e coi fatti, qui e in qualunque luogo, come se fosse la figlia di un imperatore.
E dovete giurarmi inoltre, che non avrete nulla da ridire e da opporre alla mia scelta. Giacché io per contentarvi sacrifico la mia libertà per tutta la mia vita, intendo di sposare quella che al mio cuore piacerà: ove non vogliate accettare queste condizioni, vi prego di non parlarmene più.
Tutti fino ad uno assentirono e giurarono; pregandolo però, prima di tornarsene, a voler fissar loro un giorno determinato, e piú vicino che fosse possibile, dentro il quale si sarebbero celebrate le sue nozze. Poiché altrimenti al popolo resterebbe ancora un po’ di paura, che il marchese non si dovesse risolvere ad ammogliarsi.
Egli fissò loro un giorno, a suo piacimento, nel quale immancabilmente sarebbe andato a nozze, dicendo di volerli anche in questa cosa contentare; ed essi inginocchiatisi pieni di umiltà e di rispetto, lo rin-