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216 | novella |
per chi dorme, per chi veglia, per chi viaggia, e per chi cavalca.
Sebbene siate ancora nel fiore della gioventú, pensate che la vecchiaia zitta e cheta c’entra in casa, e la morte tutti minaccia, tutti colpisce, di qualunque età, di qualunque condizione, senza che alcuno le possa sfuggire. Tutti siamo cosí sicuri di dover morire, come incerti del giorno in cui la morte ci colpirà.
Accettate dunque da noi, che vi abbiamo sempre obbedito in tutto e per tutto, il sincero consiglio; e se vi aggrada, noi stessi vi sceglieremo al più presto una degna moglie, fra la piú eletta nobiltà di questa terra, e penseremo a far cosa che onori Dio e voi.
Liberateci da questo gran pensiero, e prendete moglie, per amor del cielo: ché se dovesse accadere, Dio non voglia, che la vostra discendenza si estinguesse con voi,e un successore straniero ereditasse il vostro regno, per noi, ahimè, sarebbe meglio la morte; perciò affrettatevi, ve ne preghiamo, a prender moglie.„