Pagina:Chiarini - Dalle novelle di Canterbury, 1897.djvu/274


novella del giureconsulto. 201

cuore addolorato si calmasse. I loro lamenti e i loro pianti facevano pietà. Vi prego quindi di dispensarmi dal racconto di questa scena dolorosa, poiché per oggi io sono ormai stanco di cose tristi.

Finalmente riconosciutasi la verità e l’innocenza di Alla, moglie e marito si baciarono almeno un centinaio di volte, e tutti e due furono cosí felici, che la loro felicità è paragonabile solo alla gioia eterna del paradiso, che fino ad ora nessuno ha visto e goduto in questo mondo.

Costanza poi pregò il marito, in ricompensa della gran pena che le aveva innocentemente cagionato, a voler domandare, come speciale grazia, all’Imperatore che volesse degnarsi di desinare un giorno con loro; e lo pregò anche di non dirgli nulla di lei.

Alcuni dicono, che l’invito lo portasse al babbo di Costanza lo stesso Maurizio: ma io credo che Alla non fosse cosí sciocco da mandare un bambino ad un personaggio cosí grande, come colui che era il fiore dei cristiani. Però è più probabile che Alla vi andasse da sé.