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194 novella del giureconsulto.


Giú dal castello vengono molte persone a vedere il bastimento e Costanza: e poco dopo, una notte, scese giú anche il maggiordomo del padrone (Dio gli dia male), un ladrone che aveva rinnegato la nostra fede, il quale, entrato solo nella nave, disse a Costanza che voleva, ad ogni costo, essere il suo amante.

Così la povera donna cominciò da capo col dolore: il bambino suo piangeva, ed anche lei piangeva in modo da fare pietà. Maria benedetta allora le corse in aiuto, e per opera del suo forte volere e della sua potenza, il ladrone cadde improvvisamente dalla nave, ed affogò, per vendetta del cielo. In tal modo Cristo mantenne Costanza immacolata.

O sozzo desiderio della lussuria, ecco quale è la tua fine: tu non solo consumi la mente dell’uomo, ma ne distruggi anche il corpo. L’effetto dell’opera tua, o per meglio dire, della tua cieca libidine, è triste: quanti uomini non per altra ragione che per essere caduti in questo peccato sono stati uccisi, od hanno fatto una brutta fine!