Pagina:Chiarini - Dalle novelle di Canterbury, 1897.djvu/266


novella del giureconsulto. 193

sare, e a dire recisamente e senza bugie, dove si era fermato a dormire notte per notte. Cosí a forza di indagini e accurate ricerche, si poté raccapezzare chi era stato la causa di tanto male.

Fu riconosciuta non so in qual modo la mano che aveva scritta la lettera, e tutto il veleno di questa opera infame. La fine però fu questa: il re Alla uccise sua madre, perchè aveva tradito la sua fede; cosí Donegilda andò a finire male come si meritava.

Il dolore al quale Alla si abbandonava notte e giorno, per la moglie e pel figlio suo, nessuna lingua può ridirlo. Ma ritorniamo a Costanza, che errò pel mare afflitta e addolorata, per cinque anni e piú, come piacque a Cristo, prima di toccare terra.

Finalmente il mare la gettò insieme col figlio suo ai piedi di un castello pagano, di cui non ricordo il nome. Dio potente, che salvò tutto il genere umano, non li abbandoni ora che sono andati a cadere in mano dei pagani e stanno per lasciarci la vita.