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192 novella del giureconsulto.

e camminò lungo la riva verso la nave, dove l’accompagnò tutta la folla. E sempre cercava di quetare il bambino, poi salutò tutti, e col pensiero di una santa benedí tutti e salí nella nave.

La nave fu caricata di viveri abbondantemente, e in modo che durassero per lungo spazio: ed altre cose necessarie di cui aveva bisogno le furono questa volta concesse, per favore di Dio. Infatti Dio onnipotente le mandò un aiuto e un tempo favorevole. Non posso dirvi se il vento la riconduceva a casa: ma il fatto è che la nave filava dritta a vele gonfie nel mare.

Subito dopo questo fatto, il re Alla ritorna al Castello, e domanda della moglie e del figlio. Il Castellano si sentí ghiacciare il sangue; e tosto raccontò tutto quello che era successo (voi lo sapete senza ch’io lo ripeta), e mostrò al re il suo sigillo e la sua lettera.

“Sire, egli disse, io ho fatto senza dubbio quello che voi mi comandaste di fare sotto pena di morte.„ Allora fu messo alla tortura il messaggio, e costretto a confes-