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novella del giureconsulto. | 187 |
orribile e mostruosa che nessuno nel castello aveva il coraggio di guardarla solo per un momento. La madre che l’aveva partorita doveva essere certo una strega capitata là per qualche incantesimo o per qualche stregoneria, e nessuno la poteva soffrire.„
Il re provò un grande dolore, quando lesse questa lettera, ma non manifestò a nessuno la ragione del suo grave dispiacere, e rispose di proprio pugno: “Sia ben venuto per sempre ciò che Cristo ha mandato a me che professo ormai la sua dottrina. Signore, sia ben venuto il tuo volere, e ciò che a te piace: io sottopongo ai tuoi ordini ogni mio desiderio. Abbiate cura di questo fanciullo, bello o brutto che sia, ed anche di mia moglie finché io ritorni; Cristo, ove gli piaccia, potrà mandarmi un erede che mi sia più caro di questo.„ Egli suggellò la lettera, piangendo di nascosto, e la fece consegnare subito al messo il quale, senz’altro, se ne tornò via.
O messaggio briacone, il tuo respiro è affannoso, le gambe non ti reggono piú e